Sono state inoltre incontrate altre espressioni inusuali per un libro di testo, specie di una disciplina scientifica, come ``ci sembra che '', ``punterebbe su '', ``assumiamo che '', ``è ragionevole che '', ``praticamente'' e ``ci attendiamo che ''. Chi è abituato soltanto ad espressioni del tipo ``dato segue '', ``Principio di Tizio'' e ``Legge di Caio'' sarà rimasto quanto meno sorpreso. Si sarà chiesto se è questo il modo di ragionare del mondo scientifico. Senza entrare in sottili discussioni epistemologiche che ci porterebbero lontano, possiamo fin d'ora affermare che la risposta è positiva. Si lavora costantemente fra dati empirici da un lato e supposizioni, intuizioni, assunzioni, ipotesi di ragionevolezza e addirittura semplici principi ``estetici'' ed ``economici'' dall'altro. Questi principi valgono in particolare nella formulazione di ipotesi scientifiche. Ciò nonostante, quando la massa di dati sperimentali è grande ed è alto numero di controlli positivi, si è ``praticamente certi'' che il mondo funziona in un certo modo o che una grandezza fisica abbia un certo valore.