Laboratorio di Elettromagnetismo e Circuiti

Prof. G. D'Agostini

A.A. 16-17


Sommario delle lezioni

Lezione 1, Lun 6 marzo, 1h
Introduzione al corso  
Lezione 2, Mer 8 marzo, 2h
Forze gravitazioali e forze elettriche: analogia; peculiarità di quelle elettriche

Ancora sulle incertezze (anche se la loro valutazione quantitativa non sarà richiesta nelle esperienze):  
Lezione 3, Mer 15 marzo, 2h
Introduzione ai circuiti in corrente continua (cap 2, pp. 23-42) Problemi raccomandati
  1. Figura 2.9 p. 31 (ragionare sui partitori di tensione).
  2. Problema della stufetta da 1000 W alimentata a 12 V (primo capoverso par. 2.7.1 p. 32).
  3. Figura 2.12 p 35.
  4. Risoluzione completa dell'esempio guida formulato all'inizio del par. 2.9 p. 41 e illustrato in figura 2.16:
    1. correnti nelle varie resistenze;
    2. potenza erogata dal generatore;
    3. potenza dissipata in ciascuno dei resistori;
    4. potenziali nei punti A, B e D, assumendo VC=0.
  5. Variante dello stesso (solo correnti) nelle seguenti condizioni:
    1. f1 = 0 (ovvero sostituito da un 'conduttore ideale');
    2. f2 = 0 (ovvero sostituito da un 'conduttore ideale');
    3. confronto con il caso in cui entrambi i generatori sono attivi (ovvero punto 1 del problema precedente).
Si sconsiglia vivamente, al momento, di svolgere i problemi in fondo al capitolo, o di cercarsi problemi su altri libri.
→ queste sono le questioni sulle quali concentrarsi in questa fase del corso.
 
Lezione 4, Lun 20 marzo, 1h
Ancora circuiti in c.c. (cap 2, pp. 43-48) Problemi raccomandati
  1. Ricavarsi la formula generale del'equivalente di resistenze in parallelo.
  2. Ricavarsi la formula del partitore di corrente.
  3. Dallo schema dell'ICE in configurazione voltmetro (Fig. 2.19), ricavarsi il rapporto fra resistenza ai capi dei puntali e la tensione di fondo scala.

Lezione 5, Mer 22 marzo, 2h
Ancora circuiti in cc. Introduzione al condensatore. Prima esperienza (cap 3, pp. 53-66; cap. 5, pp. 93-105 ) Problemi raccomandati
  1. Circuito guida (Fig. 2.16) in tutte le salse (soprattutto per chi non se lo fosse studiato ancora!).
  2. Generatori reali di tensione (semplicemente un equivalente di Thevenin di un generatore reale e una resistenza in serie):
    1. tensione ai sui capi è in generale diversa da 'f' ideale (par. 3.5.1);
    2. parallelo di generatori reali (par. 3.6).
  3. VR(t) nella carica e scarica del condensatore a partire da VC(t).
  4. Risolversi completamente il circuito di carica e scarica del condensatore che incontreremo alla prima esercitazione, tenendo conto anche della perturbazione del voltmetro e delle due modalità di scarica.
Preparazione alla prima esperienza
Lezione 6, Mer 29 marzo, 2h
Punto situazione. Generatori di corrente. Introduzione all'oscilloscopio (Par. 3.5; Par. 4.1-4.6; Cap. 6; Par 8.1 e 8.3) Problemi raccomandati
  1. Parallelo di generatori reali di tensione (par. 3-6).
  2. Trasferimento di potenza da un generatore reale di tensione a un carico (par. 3.7).
  3. Serie di generatori reali di corrente (par. 4.7.2).
  4. Sull'equivalenza Thevenin-Norton (problema impostato a lezione):
    sia dato un equivalente di Thevenin, caratterizzato da feq e Req, a cui è collegato un carico resistivo (resistenza R):
    1. si calcoli l'intensità di corrente che circola nel carico;
    2. si trasformi quindi l'equivalente di Thevenin in un equivalente di Norton e, facendo uso del partitore di corrente, si calcoli la corrente che circola nel carico.
    (Deve venire la stessa espressione.)
  5. Ponte di Wheathstone sbilanciato (par 3.9).

Lezione 7, Mer 5 aprile, 2h
Strumenti e generatori reali. Questioni energetiche. Generatore di segnali e oscilloscopio (Par. 2.11, 3.7, 5.7, 5.8.1, 8.1-8.5.1) Problemi raccomandati
  1. Trasferimento di potenza (par. 3.7): ricavarsi Pext in modo diretto, e successivamente η
    (nella dispensa si fa il contrario).
  2. Energia del condensatore ed energia dissipata durante la carica. A partire dalle espressioni di VC(t) e di I(t) durante la carica
    1. calcolare l'energia accumulata nel condensatore;
    2. calclare l'energia dissipata per effetto Joule.
    (Soluzione a p. 100)
  3. Energia del condensatore durante la scarica: a partire dall'espressione di T(t) durante la carica, mostrare come tutta l'energia precedentemente accumulata nel condensatore è dissipata nel resistore per effetto Joule.
    (Questione discussa nel par. 5.7.2; conti lasciati come esercizio)
  4. Problema dei condensatori di capacità diverse e inizialmente carichi, successivamente collegati in parallelo.
    (Soluzione par. 5.8.2)
  5. Risposte a onde quadre fra livelli di tensioni arbitrari: importante per capire il comportamento dell'RC quando è alimentato da onda quadra bipolare.
Infine, si raccomanda di dare un'occhiata al promemoria dell'esperienza, ma senza perderci troppo tempo, in quanto alcune cose si capiranno più facilmente sul campo.
 

Lezione 8, Mer 12 aprile, 2h
RC: da onda quadra a regime sinusoidale Lavoro raccomandato
  1. Rivedere le due esperienze precedenti, in modo particolare la prima, della quale molti hanno sottovalutato l'importanza.
  2. Rifarsi in conti relativi a questa lezione, in particolare
    • effetto della resistenza interna del generatore nel processo di carica del condensatore (specialmente differenza fra 'V0' e 'Vout');
    • onde quadre fra due livelli qualsiasi (in particolare andamento di VR).
  3. Usare il software preferito (R, Matlab, etc.) per graficare le varie grandezze studiate, soprattutto tenendo conto degli effetti di partizione (Vout, Vr, Vc, sia in onda quadra, anche fra livelli arbitrari, che in regime sinusoidale).
Lavoro sconsigliato:
  1. cercarsi in giro esercizi su RC sinusoidale
  2. risolvere il circuito con il 'metodo simbolico' (verrà il suo tempo!)
 

Lezione 9, Mer 19 aprile, 2h
Ancora RC. Introduzione al diodo (par 7.5, 7.9.2, 7.13; 9.1-9.4) Esercizi raccomandati
  1. CR come derivatore (par. 7.9.1).
  2. Derivatore e integratore nel caso di Vin sinusoidale (par. 7.9.1 e 7.9.2).
  3. Provare a implementare l'analisi di Fourier (par. 7.13) a onde quadre e triangolari inviate a CR e RC usando il software e pacchetto grafico preferito.
  4. Provare a estendere l'analisi a onde quadre non simmetriche ('duty cycle' diverso da 50%), vedi ad esempio qui (ma senza perderci molto tempo e comunque avendo in mente cosa si potrà eventualmente osservare in laboratorio).
  5. Caccia agli errori nei circuiti equivalenti di Fig. 9.7 (non erano stati messi lì apposta...)
  6. Riprodurre le forme d'onda di Vout delle figure 9.6-9.8 dai circuiti riportati in alto (e tenendo conto delle correzioni del punto precedente).
 

Lezione 10, Mer 26 aprile, 2h
Misure di sfasamento. Introduzione all'induttanza (par 8.5; 10.1-10.3, 10.7, 10.8.3) Esercizi raccomandati
  1. Energia di un induttore (10.3.4).
  2. Effetti dovuti alla resistenza interna dell'induttore (10.6).
  3. Una resistenza da 100 Ω è posta serie a un induttore di induttanza (L) 10mH e resistenza interna (RL) 50 Ω. Si immagini di alimentare questo semplice circuito con un generatore di onde quadre unipolari di tensione massima 1 V. Ricordando che la resistenza interna del generatore (R0) vale 50 Ω, si calcoli l'andamento nel tempo della tensione.
    • ai capi della resistenza da 100 Ω;
    • del `resistore reale' (ovvero L con in serie RL).
  4. Si ripeta l'esercizione del caso di onda bipolare fra -1V e +1V.
 

Lezione 11, Mer 3 maggio, 2h
RCL in onda quadra e in sinusoidale — Metodo simbolico Esercizi raccomandati
  1. Riprodursi le regolette per il calcolo di modulo e fase di prodotto e rapporto di numeri complessi (7.14).
  2. Caso critico delle oscillazioni smorzate ottenuto come limite per γ/2 → ω0 (soluzione nella nota 18 del cap 10.).
  3. Applicare il metodo simbolico alla soluzione dell'RC sinusoidale: VC e VR (ampiezza e fase): 11.4.1
  4. Andamento risonante di VR nell'RCL serie (continuazione del par 11.5, iniziato a lezione).
  5. Applicare il metodo simbolico per trovare la soluzione (modulo e fase) della tensione ai capi di C nel caso dell'RCL serie (tecnicamente una banale partizione complessa, ma con aspetti 'curiosi', soprattutto l'ampiezza di oscillazione alla frequenza di risonanza).
  6. Studiare il comportamento in funzione della frequenza dell'impedenza di
    1. Una capacità e una induttanza poste in serie (implicitamente fatto a lezione);
    2. Una capacità e una induttanza poste in parallelo.
 

Lezione 12, Mer 10 maggio, 2h
Ancora su metodo simbolico e su RCL in onda quadra e in sinusoidale Riferimenti su dispense: par. 10.8.1, 10.9.5, 10.10 (dettagli non mostrati a lezione); 10.11; 11.6; 11.7; 8.6 (fino a 8.6.2 compreso)

Esercizi raccomandati

  1. Dettagli dell'RL sinusoidale introdotto a lezione.
  2. Circuito con un solo induttore reale (L e RL in serie) attaccato direttamente al generatore (ricordarsi di R0!), assumendo i seguenti valori: RL = R0 = 50 Ω, L = 10 mH e V0=1 V (irrilevate).
    Si studi la tensione ai capi dell'induttore reale
    1. in onda quadra (con periodo molto maggiore del τ caratteristico);
    2. in onda sinusoidale, ovvero tensione e sfasamento in funzione della frequenza.
  3. Riottenere il caso critico dal caso sottosmorzato come limite di γ/2 → ω0.
 

Lezione 13, Mer 13 maggio, 2h
Ancora su RCL in onda quadra e in sinusoidale. Potenza in regime sinusoidale.
(Interi capitoli 10 e 11. Par. 7.7-7.8.3)

Esercizi raccomandati

  1. Completare gli 'esercizi di riscaldamento' con i due limiti mancanti, soprattutto per quanto riguarda la fase;
  2. Programmare le misure da fare sul circuito RL, non inserito nei promemoria, sia in onda quadra che sinusoidale (almeno VR), senza troppe pedanterie, cercando di capire gli andamenti qualitativi (con qualche confronto quantitativo con quanto atteso).
  3. Confronto fra tensione ai capi del condensatore e quella ai capi dell'induttore reale in risonanza (sia ampiezza che sfasamento).
  4. Vout (la tensione all'uscita del generatore, che non va confusa con V0!) nell'RCL serie in regime sinusoidale, in funzione della frequenza, tenendo conto della resistenza interna del generatore e di quella dell'induttore:
    1. ampiezza di Vout in funzione della frequenza;
    2. sfasamento di Vout rispetto al generatore;
    3. ampiezza e sfasamento di VR rispetto a Vout in funzione della frequenza.

Per la prossima lezione: stamparsi e portare a lezione la dispensa sulla linea di trasmissione.  
 


Lezione 14, Mer 24 maggio, 2h
Varie e complementi. Introduzione alla linea di trasmissione

Lavoro raccomandato:

 
 

Lezione 15, Mer 31 maggio, 2h
Esperienza sul diodo. Linea di trasmissione in regime sinusoidale
 

Lezione 16, Mer 7 giugno, 2h
Linea di trasmissione in regime sinusoidale -- terza parte
Riferimenti Note sull'esperienza

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