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Relazione fra probabilità condizionata e congiunta

Abbiamo già parlato del fatto che l'evento condizionato sia sostanzialmente lo stesso evento fisico del prodotto logico con il condizionante, ma con una diversa condizione di incertezza in quanto subentra l'ipotesi che il condizionante sia vero. La condizione aggiuntiva (rispetto all'ambiente $ \Omega$) fa sì che in genere la probabilità di $ E \vert H$ sia maggiore di quella di $ E\cap H$ ogni qual volta che $ H\subset \Omega$ (``sottoinsieme proprio'') e ovviamente $ P(E\cap H) \ne 0$. In effetti, ipotizzando che il ``fattore di amplificazione'' sia proprio $ 1/P(H)$ - se è diverso da zero - si riottengono facilmente i casi limite di $ H=\Omega$ o $ E=H$. In effetti in tutti i casi vale la relazione

$\displaystyle P(E\cap H) = P(H)\cdot P(E\,\vert\,H)\,,$ (4.16)

da cui

$\displaystyle P(E\,\vert\,H) = \frac{P(E\cap H)}{P(H)}\ \ \ \ \ \left(P(H)\ne 0 \right)\,.$ (4.17)

Ovviamente i ruoli di $ E$ e di $ H$ possono essere scambiati e la (4.16) può essere scritta più in generale

$\displaystyle P(E\cap H) = P(H)\cdot P(E\,\vert\,H) = P(E)\cdot P(H\,\vert\,E)\,,$ (4.18)

Queste relazioni sono molto importanti per le applicazioni, ma necessitano delle delucidazioni sul loro esatto significato, al fine di capire quando è lecito utilizzarle. Soprattutto può sorgere un po' di confusione in quanto a volte si incontra la (4.17) indicata come definizione della probabilità condizionata, altre volte si incontra la (4.16) come teorema delle probabilità composte. Vediamo come le formule appaiono nei diversi approcci:

Nella maggior parte dei problemi pratici e scientifici è molto più pratico (e in molti casi il solo metodo praticabile) assegnare direttamente $ P(E\,\vert\,H)$ (ad esempio come descritto nel paragrafo 2.6) ed eventualmente da questa, se $ P(H)$ è diverso da zero, calcolare $ P(E\cap H)$ mediante la (4.16).

Facciamo un esempio banale ma che mostra a quali difficoltà si può andare incontro prendendo alla lettera la (4.17). Si consideri di lanciare quattro volte una moneta regolare e di voler calcolare ``la probabilità che al quarto lancio sia uscita Testa se anche al secondo era uscita Testa". Chiaramente la risposta diretta di 1/2 è quella corretta. La si confronti con il seguente procedimento:

-
ci sono $ 2^4=16$ casi possibili, dei quali $ 2^3=8$ contengono Testa al $ 2^o$ colpo e $ 2^2=4$ contengono Testa congiuntamente al $ 2^o$ e al $ 4^0$;
-
quindi $ P(T_2)=8/16=1/2$, $ P(T_2\cap T_4)=4/16=1/4$, da cui

$\displaystyle P(T_4\,\vert\,T_2)= \frac{P(T_2\cap T_4)}{P(T_2)}= \frac{1/4}{1/2}=
\frac{1}{2}\,.$


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Giulio D'Agostini 2001-04-02