Next: About this document ...
Sig. Roberto Besana
Direzione Iniziative Speciali
Istituto Geografico De Agostini di Novara
Caro Direttore,
La ringrazio per aver prestato attenzione alla mia lettera
nella quale mi lamentavo del Repertorio della Grande Enciclopedia
della Scienza e della Tecnologia recentemente distribuita
da Repubblica.
Se mi permetto di replicare alla Sua risposta del 28/1/98 è
perché in quella lettera è evidente la Sua buona fede,
ma, purtroppo, è altresì trasparente
l'inadeguata preparazione scientifica e la scarsa
serietà professionale
dei Suoi collaboratori, se è vero che
sono rimasti sorpresi dalle mie osservazioni.
In questa mia cercherò di commentare alcuni degli aspetti
che hanno provocato ilarità fra professori, ricercatori, studenti
universitari e insegnanti delle scuole superiori
ai quali ho mostrato
la collezione di ``spigolature''.
Proverò a farlo in maniera semplice in modo tale che Lei stesso
possa farsi un'idea della gravità di quanto scritto
e diffuso massiciamente in Italia con la collaborazione
di Repubblica.
Premetto innanzitutto che sono cosciente
del carattere non autonomo del Repertorio,
soprattutto ora che mi sono procurato
la - mi sembra praticamente - identica opera in vendita nelle
librerie. Alla luce di questo aspetto, alcune mie osservazioni
- troppo poche purtroppo - possono essere ridimensionate
e classificate ``pecche veniali'' dovute al taglio dell'opera.
Dovrà comunque convenire che, proprio per il carattere divulgativo
dell'Enciclopedia, il Repertorio, fatto per ``offrire una
prima sintetica risposta a tutte le domande che possono sorgere
intorno a temi di carattere scientifico o tecnico'' diventa
cruciale per i ragazzi, e per chiunque non abbia una cultura
scientifica, per sintetizzare un concetto, anche se
magari
esso è trattato in maniera più
accurata nella sezione monografica.
Alla luce di questa considerazione,
anche i controesempi che Lei mi cita mostrano l'inaccuratezza
dell'opera (anche se ci tengo a precisare
che essi sono fra i più ``tranquilli''):
- ad esempio, tastiera è un nome generico che comprende
anche le tastiere musicali; o se non altro andava specificato
che serve ad immettere manualmente dati, o qualcosa di
simile (faccio notare come in altre voci
di repertorio si scende molto più in dettaglio, dando talvolta
grande rilevanza a dettagli secondari insignificanti);
- , è vero che ``top è uno dei sapori
dei quarks'' (mi occupo proprio
di Particelle Elementari),
ma qui ``sapore'' sta per ``tipo'',
senza alcun significato esoterico.
E' vero che noi usiamo un linguaggio ``fantasioso'', ma è
anche
vero non ci piace turbare più del necessario
i non addetti ai lavori. Quindi
avremmo
scritto molto più semplicemente ``top: il nome di uno dei quark'',
o ancora più sinteticamente ``uno dei quark''. Evidentemente
chi ha curato la voce non aveva chiaro il significato di ``sapore''
e/o il target a cui l'Enciclopedia era rivolta.
La lista che segue dovrebbe aiutarLa a farsi un'idea
autonoma di come mai
il Repertorio dell'Enciclopedia susciti
ilarità e sdegno fra i miei colleghi
(come premesso, scelgo alcune delle voci che non richiedono
una profonda conoscenza di Fisica).
- La definizione di
acqua potabile escluderebbe l'esistenza di sorgenti naturali
di acqua potabile.
Come invece ben sa, la potabilità è legata al solo rispetto
di determinati requisiti chimico-biologici.
- Perché mettere
``alluminio'' nel Repertorio, quando c'è l'identica voce
nella parte monografica? Se era per fornire una informazione
rapida si poteva almeno aggiungere il numero atomico, per esempio.
O serviva solo a fare zavorra? Idem dicasi per uranio e altre voci.
- L'alta fedeltà, come ben saprà,
non è una ``tecnica'' ma una serie di requisiti
di qualità; le ``tecniche'' sono altra cosa (si
pensi a dischi in vinile,
nastri magnetici, CD).
- Sembra che lo scopo ultimo dell'analisi dei dati sia
quello di una ``rappresentazione nel sistema degli assi cartesiani''.
Sono curioso di sapere cosa ne pensano i signori del Consiglio
di Amministrazione della De Agostini.
- La definizione di proprietà antisimmetrica, dice un
mio collega fisico teorico torinese, è degna di Graucho Marx.
- La definizione di automobile lascia presupporre l'esistenza
di veicoli che possano trasportare un numero illimitato
di persone (chiaramente parlando con
gli amici al bar si capisce cosa vuol dire
ma in una Grande Enciclopedia Scientifica è una stonatura).
- La definizione di errore è surreale. Suggerisco che
contattiate la
UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione - Via Battistotti Sassi, 11 -
20133 Milano)
e acquistiate le norme ISO sulle definizioni
e raccomandazioni relative a errori e incertezze di misura.
(A proposito di errore, le faccio notare che il Suo riferimento
alla ``teoria degli errori'' non è affatto pertinente. E' vero
che errori di stampa e altri errori ``tecnici'', piccole sviste, etc.
siano difficili da eliminare, ma qui siamo a tutt'altro livello.
A meno che non mi voglia far credere che il Repertorio sia stato
redatto intervistando persone scelte a caso.)
- Forse non ci crederà, ma
la ``massa infinitesiamale'' dell'elettrone ha suscitato
particolare sdegno fra i miei colleghi, in quanto
in matematica il calcolo
infinitesimale ha un significato ben preciso. Qualcuno ha sentenziato
che ``chi l'ha scritto non ha mai frequentato un corso universitario''.
- Per definire l'elettronvolt non è necessario che il
campo elettrico sia uniforme. Capisce perché il carattere
succinto dell'opera non è un attenuante? Qui è l'aggettivo
di troppo che confonde le idee (idem per ``forza'').
- Come mai il forno elettrico dovrebbe servire soltanto
per ``la conversione di ghisa in acciaio''?
- La peculiarità del forno a microonde non è quella
di ``sfruttare le onde elettromagnetiche''.
Anche il normale
grill elettrico e la brace del caminetto
irraggiano onde elettromagnetiche.
- Se la definizione di forza si fosse arrestata alla virgola
dopo ``corpo'' sarebbe stata semplicemente incompleta
(mancano gli effetti di deformazioni), ma ripetendo
il concetto precedentemente espresso, dando l'idea che si tratti di
un'altra cosa, rende la definizione risibile (e
magari fa sorgere il
dubbio a qualche ragazzo che
"imprimere una variazione di velocità''
possa essere diverso da ``modificare lo stato di quiete o di moto'');
- Cosa sarebbe lo ``spessore della quantità di acqua'' misurato la
pluviometro?
- La definizione di probabilità è una pasticcio fra le varie
regole di valutazione, senza che peraltro
si faccia il minimo accenno al
concetto vero. Provi ad usarla, ad esempio, per valutare la probabilità
che la Juventus vinca il campionato.
- Concorderà che la definizione di raggio molecolare,
basata su una pressione all'interno del tubo a vuoto
di ``dieci volte inferiore a quella atmosferica'', suona
alquanto improbabile. E se la pressione fosse
cento o mille volte inferiore?
E perché le ``particelle'' devono percorrere circa un metro?
Comunque, immaginerà bene che, se non c'è un vuoto sufficiente,
le molecole
(e non le generiche ``particelle neutre'': o ci vogliamo
includere anche neutroni e neutrini?)
hanno un'alta probabilità di urtare con le molecole
del mezzo che attraversano (e non ``tra loro'', come Le vogliono
far credere i Suoi fantasiosi collaboratori).
- Come sarebbe a dire che non si può esprimere con le formule
della fisica classica il fatto che una particella elementare
viaggi ad una velocità 0.999 volte quella della luce, o che
un elettrone possegga una energia cinetica di un miliardo di
elettronvolt? (L'ho appena fatto!) Questo è quanto risulterebbe
dalla voce relativistica, velocita ...;
- Provi a leggere in seguenza resistenza elettrica,
resistività e resistore: La convincono?
Sembra che l'interesse primario di chi ha curato la voce sia
la costruzione di stufette elettriche e non di circuiti elettrici.
Inoltre la resistività, come dice la parola stessa,
è esattamente l'opposto di quanto si evince dal testo.
E poi ancora, resistenza e resistività sembrano far riferimento a
due concetti diversi, mentre la resistività non è altro che
una resistenza specifica.
- Lei crede sul serio che tutti i computer
dell'IBM, della BNL
o della Lufthansa
sparsi nel mondo
siano in rete locale?
- Per farla breve cito un'ultima voce che mostra la chiara incongruenza
fra l'intento divulgativo dell'opera e quanto può risultare
dalla sua lettura. Immagini che un ragazzo consulti il Repertorio
perché indeciso fra l'acquisto di una macchina fotografica
con telemetro e una senza. Non pensa che rimarrà spaventato
apprendendo che
si tratta di ``uno strumento che serve
per la misurazione indiretta delle distanze fondato
sulla risoluzione di un triangolo del quale si conosce un lato
(base trigonometrica) e si determinano due angoli''? Ne parli con un
fotografo di fiducia.
Spero si sia reso conto della gravità delle assurdità che vengono
propinate ai giovani curiosi di sapere scientifico,
ben al di là di refusi di redazione. Quello che
mi spaventa è
immaginare quante altre voci di questo tipo ci possano essere
su altri settori del sapere dei quali non mi sento professionalmente
competente (mi sono permesso di far notare l'accezione anatomica
di seno perché sembra estratta da ``Io speriamo che me la cavo''
e ha fatto
molto ridere i miei amici).
Nella mia prima lettera affermavo che le mie critiche si riferivano
al Repertorio. Nel frattempo
un collega mi ha dato il fascicolo nr. 29 (ORG-PES)
e naturalmente sono andato alla voce particelle elementari.
Ho appreso così che i leptoni risentono
della forza elettromagnetica
in quanto tali (quindi anche i neutrini)
e che il tau non è stato ancora osservato direttamente
(per la sua scoperta,
avvenuta nel 1975, Martin Perl
ha ricevuto il premio Nobel nel 1995).
Ma soprattutto ho trovato che le particelle ``responsabili
dello scambio delle forze fondamentali'' sono ``perciò
dette vettori''.
Questa, per gli esperti,
è una delle perle più gustose della collezione. Essere un ``vettore''
è una proprietà formale matematica che non c'entra niente
con il ``vettore che trasporta'' (come potrebbe
essere un camion o un aereo).
In questo caso è solo una coincidenza
linguistica dell'italiano (in inglese
chi trasporta è un ``carrier'')
e che nemmeno funziona sempre: anche il gravitone è un ``carrier'',
delle interazioni gravitazionali per l'esattezza, ma
anziché essere un vettore è un tensore
(ma Le sconsiglio vivamente
di cercare di capire cosa sia un tensore
consultando il Repertorio dell'Enciclopedia ...).
Sempre dal fascicolo nr. 29 risulta che l'ottica geometrica
tratta anche i fenomeni di interferenza (di ``un fascio
di radiazione luminosa ...con altre radiazioni luminose''),
anche se
qualche riga dopo
si afferma che quella che tratta l'interferenza è
l'ottica ondulatoria (immagini la reazione
del ragazzo che sta facendo la sua brava
ricerca...).
Adesso (da un paio di giorni, per
l'esattezza) che ho l'opera completa potrei seguitare l'amena
lettura, ma
non ho tempo per tale lavoro e comunque
credo che ci siano già sufficienti elementi per ritenere che
tale Enciclopedia
non sia degna di essere commercializzata.
Nell'opera completa ho avuto l'opportunità di leggere
la bellissima e assolutamente
condivisibile presentazione di Margherita Hack. Purtroppo
essa stride con quanto risulta da una attenta lettura
dell'opera.
Parafrasando le parole della Hack, ``credo veramente che essa potrà
essere di grande nocività a tutti, in particolare agli studenti,
sia delle scuole dell'obbligo sia delle medie superiori''.
Sono anche d'accordo con la Hack sul fatto che in Italia ci sia scarsa
cultura scientifica. Sarebbero bastate un paio di perle di questo calibro
su argomenti letterari, storici o artistici
per far insorgere tanti personaggi
di ``cultura''.
Però, francamente, preferisco
questo livello di analfabetismo scientifico che cadere
più in basso per effetto di divulgazione scadente (Lei
non immagina nemmeno quanto ci vuole per scrollarsi di dosso
concetti sbagliati).
Cordiali saluti,
Next: About this document ...
Giulio D'Agostini
2002-11-04