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La relazione dell'esperienza di laboratorio
è un elaborato con scopo prettamente didattico e per questo non era
stata considerata fra la documentazione del lavoro sperimentale.
Essa rappresenta, in principio, il passo di elaborazione dati successivo
quaderno al
di laboratorio.
Ma rispetto a questo è più difficile dare consigli
generali sulla sua redazione in quanto dipende dalle esigenze
del docente. Per esempio qualcuno preferisce non separare il quaderno
di laboratorio dalla relazione e chiamare relazione
un qualcosa di intermedio
fra i due.
Volendo dare delle indicazioni si può dire, in linea
di massima, che:
- in genere la relazione comincia con un'introduzione concisa
sullo scopo della misura e illustra qualche aspetto teorico
utile per la comprensione del lavoro;
- si cerca di descrivere brevemente il metodo di misura utilizzato
e la successione delle misure e delle procedure di analisi utilizzate;
- qualora si ritenga necessario viene anche spiegata qualche tecnica
di analisi non banale che ha giocato un ruolo importante nella comprensione
dei dati;
- le misure sono presentate in ordine logico anziché cronologico;
ad esempio se le misure del
raggio di un volano o della massa di palline è stata
effettuata con calma alla fine delle misure (o addirittura dopo giorni
se si era dimenticato di farlo)
non per questo va presentata
alla fine della relazione;
- non c'è bisogno di riportare tutte le informazioni e
i dati che non sono stati realmente utilizzati
per conseguire i risultati;
- i risultati, sia finali che intermedi, vanno ben evidenziati;
- è raccomandata una discussione dei risultati raggiunti, confrontati
con quanto ci si attendeva da previsioni teoriche
che possono essere ``assolute'' (ad esempio la misura dell'accelerazione di
gravità
o il calore specifico di un metallo) oppure
dipendenti dalla strumentazione utilizzata
(ad esempio il momento di inerzia di un volano o la
frequenza di risonanza di un circuito RLC).
La relazione va redatta subito dopo che sono terminate
le elaborazioni dei dati, ma è di grande importanza didattica
provare a scriverla dopo alcune
settimane (o mesi).
Ci si accorgerà di quanto non sono ovvie molte delle ``ovvietà''
non riportate sul logbook e se ne ricaverà un insegnamento
per le esperienze successive.
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Giulio D'Agostini
2001-04-02