Sono rimasto decisamente interdetto a leggere
Le streghe di Bayes, che non ha niente di bayesiano e
che suggerisce una strategia decisionale cervellotica,
non ottimale, e per giunta peggiore di quella che verrebbe
in mente a qualsiasi bambino una volta che ha decifrato
la filastrocca.

Andando in ordine, innanzitutto la storia non ha
nulla di bayesiano in quanto
- non c'è nessuna "inversione di probabilità";
- non c'è nemmeno un uso di probabilità come grado
  di fiducia soggettivo, talvolta usato come sinonimo
  di "probabilità bayesiana".
E al più ci vedo una probabilita condizionata (diretta)
nella valutazione di P(Dolce|Cappello Nero), P(Dolce|Cappello Viola), etc..  

Ora è indubbio che se acquisiamo nuove conoscenze dobbiamo
cambiare le nostre decisioni, e qualsiasi bambina sa che se la
madre le dice che ha cambiato il cassetto dove tiene i dolcetti
non andrà ad aprire quello dove era solita andarli a cercare
(a parte la curiosità di vedere cosa c'è ora in tale cassetto,
ma questa è tutt'altra storia).

Poi, passando nome del dio, Bias, innanzitutto
mi sembra sembra fatto apposta per confondere, visto che conosco
gente grande e grossa che confonde bias e Bayes. 
E poi non mi sembra appropriato in quanto la sua strategia
è randomica (o forse Bias per uno capocciuto
che non cambia la propria strategia? ma anche in questo caso
non mi sembra si tratti di bias...)

Veniamo ora agli aspetti strategici.
Innanitutto qualche bambino potrebbe obiettare "ma in quel paese
sono proprio tonti a non capire che le streghe si arrabbiano
sempre quando si offre dolce all'esposizione del cappello nero?".

Poi, una volta che si prende per buono il messaggio della filastrocca,
vien da dire subito, anche a un bambino, che conviene offrire
il dolce in risposta al cappello viola, in quanto si ha
solo una possibilità su sette di sbagliare. In effetti
questa è la scelta migliore che minimizza la 'perdita'.

Scegliere invece a caso il dolce con probabilità 6/7,
e quindi il salato con probabilità 1/7, 
peggiora la situazione, in quanto si accontentano le streghe
solo con probabilità (6/7)x(6/7) + (1/7)x(1/7).
Insomma, con la strategia di Nora, che ogni bambino prenderà
per quella migliore ("perché sta scritto nel libro"),
la probabilità che le streghe NON gradiscano,
se avevano esposto il cappello viola, quasi si raddoppia,
passando dal 14.3% al 24.5%. 

Insomma, per concludere, fra tonti e dogmatici incorregibili,
con addirittura i personaggi positivi della storia che
compiono scelte cervellotiche e non ottimali, gli abitanti
del villaggio di Bayes (i 'bayesiani') non possono che lasciare
un ricordo negativo nella mente dei piccoli (e anche grandi) lettori.
Sembra che la storia sia stata escogitata da Sir Ronald Fisher in persona. 

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