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Quando il problema diventa più complicato del semplice caso
lineare che abbiamo mostrato la trattazione quantitativa
rigorosa richiede necessariamente l'uso dei minimi quadrati,
possibilmente con l'ausilio di programmi al calcolatore.
Anche se alcuni dei casi possono essere trattati a mano,
essi necessitano di lunghe elaborazioni e quindi, una volta che
si sa bene come comportarsi, soltanto una perdita di tempo.
Ad un certo punto diventa inevitabile l'uso del computer,
tenendo però conto che:
- devono essere sotto controllo le ipotesi di lavoro
del programma ed bisogna essere sicuri che esse corrispondano al
caso in questione;
- il programma deve fornire l'incertezza standard dei parametri
e il coefficiente di correlazione di ogni coppia di essi;
sarebbe opportuno che esso dia anche la deviazione standard
ricavata dai residui, oppure il valore del
fra curva e punti sperimentali, a seconda che il fit sia
stato eseguito con incertezze ignote o note a priori;
- gli eventuali effetti sistematici vanno stimati a parte,
ad esempio variando di
le costanti di calibrazioni
e i fattori di influenza, combinando poi in quadratura
(se i vari contributi
sono indipendenti)
le variazioni propagate sui parametri.
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Giulio D'Agostini
2001-04-02