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Grafici

Innanzitutto è importante convincersi che i grafici vanno fatti tempestivamente poiché essi offrono un quadro d'insieme superiore a quello delle tabelle. Da un andamento ``sbagliato'', non percettibile esaminando i numeri, si può decidere che le misure sono fatte in modo errato e si può reagire in tempo ripetendo parzialmente o completamente le misure.

Come detto a proposito del logbook, è altresì importante che un grafico sia ben leggibile anche a distanza di tempo. La ricostruzione dell'esatto valore numerico a partire da un punto graficato può essere non interessante e all'occorrenza si deve ricorrere alle informazioni contenute nelle tabelle. Deve essere invece ottenibile con rapidità una stima che sia una buona approssimazione del valore esatto.

Da queste regole generali segue che

Figura: Dati dell'esperimento UA1 al protosincrotrone SPS del CERN (Ginevra) relativi all'evidenza sperimentale del bosone intermedio $ W^\pm $.
\begin{figure}\centering\epsfig{file=fig/ua1_w.eps,width=9cm,clip=}\end{figure}

La figura 6.2, estratta da una delle prime pubblicazioni della Collaborazione UA1 al CERN di Ginevra sulla scoperta del bosone $ W^\pm $ (il capo della Collaborazione era Carlo Rubbia), mostra come le regole sopra elencate per disegnare i grafici siano sostanzialmente le stesse seguite nella ricerca avanzata.
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Giulio D'Agostini 2001-04-02