L'osservazione interessante è che,
sebbene tutti i possibili valori di abbiano
probabilità nulla, si può credere che alcuni di
essi possano verificarsi più facilmente di altri.
Si consideri il seguente esperimento concettuale.
Si immagini di lasciar cadere una pallina ``puntiforme''
su un tavolo,
da un'altezza di circa un metro.
Piccole perturbazioni
(vibrazioni della mano, urti con le molecole dell'aria e con il tavolo)
fanno sì che il
punto sul tavolo in cui la pallina si fermerà
non sia univocamente determinato.
Consideriamo la proiezione del punto di impatto lungo
un arbitrario
asse
giacente sul piano del tavolo. Per convenienza, scegliamo
l'origine in corrispondenza
della proiezione sul piano del tavolo del punto di rilascio
e misuriamo la posizione in centimetri
(scala naturale dell'esperimento).
Ipotizziamo inoltre che la pallina
si fermi dove cada, o al più possa fare dei piccoli rimbalzi
(``piccoli'' nella scala tipica dell'esperimento).
Stanti queste ipotesi, non si può non convenire che
Anche in questo caso il diverso grado di fiducia verrà
quantificato fa una funzione continua (o con al più
un numero finito di punti di discontinuità)
, che però, a differenza
del caso discreto non ha il significato immediato
di probabilità.
Scrivere, ad esempio,