Note:
Seguire gli andamenti delle temperature
dell'acqua dei due recipienti per circa cinque minuti
effettuando
misure ogni 20 secondi (conviene sfasare di 10 secondi le letture
di ciascun termometro), riportandole su una tabella
a quattro colonne (tempo, ,
e
corretto per
la calibrazione (o viceversa)).
Se ci sono dubbi sul comportamento delle temperature prolungare le
letture di qualche minuto.
Versare quindi l'acqua fredda in quella calda, seguitare ad agitare bene e continuare le misure di temperatura dell'acqua miscelata per altri cinque minuti circa. Può essere interessante misurare l'andamanto della temperatura immediatamente dopo che il travaso, eventualmente intensificando la frequenza delle letture finché non si restaura l'andamento lineare.
Riportare i valori della tabella su un grafico con scala delle ordinate spezzata in tre tratti in modo da avere una buona risoluzione nell'intorno delle temperature di interesse.
Estrapolare
i valori di ,
e
e valutare
dalla (
).
E' importante notare che la procedura descritta permette di misurare
la massa equivalente del calorimetro in cui è stata miscelata
l'acqua e nelle particolari condizioni di misura descritte
(in particolare dipende dai livelli di acqua iniziale e finale).
Nel frattempo, porre il cilindro nella bacinella con abbondante
acqua
fredda (la quantità esatta non è di alcun interesse)
ed attendere che anch'esso si termalizzi (può essere
conveniente averlo immerso in acqua
già prima della misura di ).
Eseguire una serie di misure
come nella determinazione di , con la differenza che questa volta
- ovviamente -
invece di versare l'acqua fredda in quella calda, vi si immerge il cilindro
d'alluminio. (E ...agitare!)
Può essere interessante misurare l'andamento della temperatura immediatamente dopo che il cilindro è stato immerso nell'acqua calda, eventualmente intensificando la frequenza delle letture finché non si restaura l'andamento lineare.
Stimare ,
,
e
determinare
.