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Singole misure di grandezze fisiche variabili (grafici)

Quando si devono fare molte misure di una grandezza in funzione di un'altra per poi riportare su un grafico l'andamento, può diventare veramente lungo e noioso ripetere molte volte le misure per ciascun punto delle ascisse. In taluni casi non è nemmeno pensabile (si immagini ad esempio la misura di una grandezza rapidamente variabile con il tempo). Questo è il caso tipico in cui non ha senso riportare delle barre di incertezza sul grafico. Al contrario, è lo stesso grafico che permette di stimare le incertezze (con alcune ipotesi e previa attenta ispezione visuale). Se, ad esempio, le incertezze sulle ascisse sono trascurabili10.5, e quelle sulle ordinate sono (=``si pensa che siano'') costanti (o modellizzabili in qualche modo semplice) è possibile valutare $ \sigma _r$ delle ordinate (o `` $ \sigma_{y_r}$'', per chi preferisce ricordare nel simbolo che si tratta di ordinate) dagli scarti fra il singolo valore osservato e l'``andamento medio'' dei punti (leggi: la curva ``motivata fisicamente'' che approssima meglio i dati sperimentali). Questa procedura si chiama metodo dei residui (vedi figura A.3 e paragrafo 10.5.2).

Da quanto detto in questo paragrafo si capisce la critica, avanzata nel paragrafo A.2.4, all'obbligo di riportare immediatamente i punti sperimentali con le barre di incertezza. Nella maggior parte dei casi di laboratorio questa regola rigida è semplicemente assurda, in quanto sono i grafici stessi che devono servire a stimare le incertezze.


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Giulio D'Agostini 2001-04-02