``un valore compatibile con la definizione di una data grandezza particolare''.È da notare come anche l'uso dell'articolo indeterminativo non è casuale, in quanto ci possono essere più valori consistenti con la definizione di una data grandezza particolare. Questo sarà più chiaro quando, fra breve, analizzeremo in dettaglio le possibili cause dell'incertezza di misura. Risulterà, allora, che questa definizione, che ora può sembrare un po' vaga, è in effetti quella più pragmatica. Comunque, nel seguito useremo spesso la dizione ``il valore vero'' invece di ``un valore vero''.
Pur riconoscendo che il concetto di valore vero è, di fatto, una idealizzazione, ha senso parlare di valore convenzionalmente vero se con esso si intende quello attribuito a una grandezza particolare e accettato, per convenzione, in quanto avente un'incertezza appropriata all'uso. Ad esempio il valore indicato su un campione di riferimento può essere usato come valore convenzionalmente vero della grandezza se la sua incertezza ha un effetto trascurabile sull'incertezza totale.
Ad esempio, la figura mostra uno schema di una cella di Weston, insieme alla tabella che dà la differenza di potenziale in funzione della temperatura. Tale cella fornisce dei valori convenzionalmente veri di differenza di potenziale per le molte applicazioni di laboratorio1.3 anche se la temperatura è nota in modo approssimativo.