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$ {\bf\circlearrowright\,}$ Esempio di applicazione alle incertezze di misure

Facciamo subito un esempio di come sia possibile applicare le proprietà delle combinazioni lineari e della linearizzazione alle incertezze di misure. Anche se non è stato ancora affrontato il discorso dell'inferenza statistica e di come si valutino le incertezze delle misure dirette e le correlazioni introdotte da possibili errori sistematici di entità incerta, supponiamo che siano stati misurati i due lati di un rettangolo e che i risultati siano presentati in termini di previsione e di incertezza di previsione:
$\displaystyle a$ $\displaystyle =$ $\displaystyle 29.71 \pm 0.03$   cm  
$\displaystyle b$ $\displaystyle =$ $\displaystyle 21.44 \pm 0.03$   cm$\displaystyle \,.$  

Ripetendo quanto detto al momento di introdurre previsione e incertezza e incertezza di previsione: E$ (a)=29.71\,$cm rappresenta il valore intorno al quale riteniamo che, ragionevolmente, si trovi $ a$; $ \sigma(a)=0.03\,$cm indica la dispersione dei valori che possono essere assunti da $ a$ intorno ad E$ (a)$.

Immaginiamo di essere interessati ora alle seguenti grandezze derivate da $ a$ e $ b$: perimetro ( $ p=2\,a+2\,b$); somma di lati ($ s=a+b$); differenza dei lati ($ d=a-b$); area del rettangolo ($ A=a\,b$). Supponiamo inoltre i due casi: a) le misure di $ a$ e $ b$ sono assolutamente indipendenti, per cui $ \rho(a,b)=0$; b) parziale correlazione, con $ \rho(a,b)=0.5$; c) correlazione totale (positiva), con $ \rho(a,b)=1$.

Si riconoscono in $ p$, $ s$ e $ d$ correlazioni lineari di $ a$ e $ b$, mentre il caso dell'area è non lineare e va linearizzato. Riportiamo nel seguito i risultati dettagliati per $ s$, $ d$ e $ A$ nei tre casi di correlazione considerati. Innanzitutto, le previsioni di $ s$, $ d$ e $ A$ non dipendono da $ \rho(a,b)$ e valgono

E$\displaystyle (s)$ $\displaystyle =$ E$\displaystyle (a)+$E$\displaystyle (b)$ (10.67)
E$\displaystyle (d)$ $\displaystyle =$ E$\displaystyle (a)-$E$\displaystyle (b)$ (10.68)
E$\displaystyle (A)$ $\displaystyle \approx$ E$\displaystyle (a)\cdot$   E$\displaystyle (b)\,.$ (10.69)

Per quanto riguarda le varianze, ricordando che Cov$ (a,b)$ è pari a $ \rho(a,b)\,\sigma(a)\,\sigma(b)$, abbiamo
$\displaystyle \sigma^2(s)$ $\displaystyle =$ $\displaystyle \sigma^2(a)+\sigma^2(b)+2\,\rho(a,b)\,\sigma(a)\,\sigma(b)$ (10.70)
$\displaystyle \sigma^2(d)$ $\displaystyle =$ $\displaystyle \sigma^2(a)+\sigma^2(b)-2\,\rho(a,b)\,\sigma(a)\,\sigma(b)$ (10.71)
$\displaystyle \sigma^2(A)$ $\displaystyle \approx$ $\displaystyle b^2\sigma^2(a)+a^2\sigma^2(b)+2\,a\,b\,
\rho(a,b)\,\sigma(a)\,\sigma(b)\,.$ (10.72)

Si noti il simbolo ``$ \approx $'' al posto di ``$ =$'' nel caso di $ A$, per ricordare che si tratta di un risultato approssimato basato sulla linearizzazione. I risultati numerici sono:
$\displaystyle s/$cm $\displaystyle =$ $\displaystyle 51.15\pm0.04 \hspace{0.6cm}[\rho(a,b)=0]$  
    $\displaystyle 51.15\pm0.05 \hspace{0.6cm}[\rho(a,b)=0.5]$  
    $\displaystyle 51.15\pm0.06 \hspace{0.6cm}[\rho(a,b)=1]$  
$\displaystyle d/$cm $\displaystyle =$ $\displaystyle 51.15\pm0.04 \hspace{0.6cm}[\rho(a,b)=0]$  
    $\displaystyle 51.15\pm0.03 \hspace{0.6cm}[\rho(a,b)=0.5]$  
    $\displaystyle 51.15\pm 0 \hspace{1.0cm}[\rho(a,b)=1]$  
$\displaystyle A/$cm$\displaystyle ^2$ $\displaystyle =$ $\displaystyle 636.7\pm1.1 \hspace{0.8cm}[\rho(a,b)=0]$  
    $\displaystyle 636.7\pm1.3 \hspace{0.8cm}[\rho(a,b)=0.5]$  
    $\displaystyle 636.7\pm1.5 \hspace{0.8cm}[\rho(a,b)=1]$  

Troviamo infine i coefficienti di correlazione fra $ s$, $ d$ e $ A$, come applicazione di quanto visto nel paragrafo 10.8. Utilizzando la formula (10.45), svolgendo in dettaglio il primo passaggio, otteniamo
Cov$\displaystyle (s,d)$ $\displaystyle =$ $\displaystyle (+1)\,(+1)\,\sigma^2(a) +
(+1)\,(-1)\,\sigma^2(b) +$  
    $\displaystyle +\left[(+1)\,(-1)+(+1)\,(+1)\right]\,
\rho(a,b)\,\sigma(a)\,\sigma(b)$  
Cov$\displaystyle (s,A)$ $\displaystyle \approx$ $\displaystyle (+1)\,(+b)\,\sigma^2(a) +
(+1)\,(+a)\,\sigma^2(b) +$  
    $\displaystyle \left[(+1)\,(+a)+(+1)\,(+b)\right]\,
\rho(a,b)\,\sigma(a)\,\sigma(b)$  
Cov$\displaystyle (d,A)$ $\displaystyle \approx$ $\displaystyle (+1)\,(+b)\,\sigma^2(a) +
(-1)\,(+a)\,\sigma^2(b) +$  
    $\displaystyle \left[(+1)\,(+a)+(-1)\,(+b)\right]\,
\rho(a,b)\,\sigma(a)\,\sigma(b)\,,$  

ove, di nuovo, ``$ \approx $'' sta a ricordare che il risultato è basato sulla linearizzazione. Inserendo i valori e dividendo per le deviazione standard, otteniamo direttamente i coefficienti di correlazione in funzione di $ \rho(a,b)$:
$\displaystyle \rho(s,d)$ $\displaystyle =$ $\displaystyle 0 \hspace{1.5cm}\forall\, \rho(a,b)$  
$\displaystyle \rho(s,A)$ $\displaystyle =$ $\displaystyle 0.9871 \hspace{0.6cm} \rho(a,b) =0$  
  $\displaystyle =$ $\displaystyle 0.9957 \hspace{0.6cm} \rho(a,b) =0.5$  
  $\displaystyle =$ $\displaystyle 0.9999 \hspace{0.6cm} \rho(a,b) =1.0$  
$\displaystyle \rho(d,A)$ $\displaystyle =$ $\displaystyle -0.160 \hspace{0.5cm} \rho(a,b) = 0$  
  $\displaystyle =$ $\displaystyle -0.093 \hspace{0.5cm} \rho(a,b) = 0.5$  
  $\displaystyle =$ $\displaystyle 0 \hspace{1.5cm} \rho(a,b) = 1\,.$  

Si noti:


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Giulio D'Agostini 2001-04-02