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Figura:
Regione di plausibilità della legge fisica
che descrive i dati sperimentali, come risulta dal risultato
dato secondo la procedura delle rette di massima e minima pendenza.
 |
Anche la procedura di stimare i parametri di un andamento
lineare dalle cosiddette rette di massima e minima pendenza
è un derivato della ``teoria degli errori massimi'',
ove l'intervallo di valori fra le barre è considerato certo.
Da questo punto di vista c'è almeno una certa coerenza logica
in quello che, alla luce dell'esperienza, si rivela come un paradosso
che infastidisce gli studenti:
- peggiore è l'accordo fra i punti sperimentali (con le loro barre
di incertezza), migliore (e spesso in modo imbarazzante, alla luce
di valori veri noti)
è la precisione sui parametri.
A questo è da aggiungere che:
- il risultato simultaneo dei due parametri è spesso ``non informativo'',
nel senso che si presta ad interpretazioni molto vaghe e non accettabili
alla luce dei dati sperimentali. Infatti, nel
presentare un risultato con
(
e
stanno rispettivamente per coefficiente angolare e intercetta)
si perdono informazioni: chi non ha accesso al grafico può
immaginare un andamento vero che può essere
compreso, senza alcuna preferenza, fra
e
Questo corrisponde,
in alcune esperienze didattiche ad
aver misurato più o meno niente (vedi ad esempio
figura A.4).
- Il risultato dipende dalla scelta degli assi
e non è invariante per traslazione. Ad esempio, la regione di
plausibilità si riduce se si sceglie l'origine dell'asse
delle ascisse al centro dei punti. In particolare, con un po'
di fortuna (o di sfortuna?) si può ottenere
!
Questo è dovuto al fatto che con questa procedura non
c'è alcun modo di tener conto delle correlazioni fra i parametri,
correlazioni inevitabili in quanto essi sono ottenuti dalle stesse
informazioni di partenza.
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Giulio D'Agostini
2001-04-02