Otteniemo quindi la seguente regola pratica:
in una moltiplicazione fra due grandezze il numero di cifre del prodotto è determinato dal fattore avente il minor numero di cifre significative.Per vedere cosa succede nel caso di una somma, consideriamo una lastra metallica del quale misuriamo lo spessore con un micrometro. Ammettiamo di essere riusciti a leggere 0.234 mm. Calcoliamo la somma di tale spessore con il diametro e con l'altezza del tondino (ricordiamo che valevano 8.0 e 578.3 mm rispettivamente). Senza ripetere in dettaglio i ragionamenti fatti sopra, si può vedere che nei due casi i risultati sono 8.2 mm e 578.5 mm. Le informazioni sui centesimi e millesimi di millimetro dello spessore della lastra sono irrilevanti alla fine della somma in quanto le altre due grandezze sono già incerte al decimo di millimetro. Quindi nella somma non è il numero di cifre significative ad essere importante, quanto l'addendo che ha l'incertezza (assoluta) maggiore (l'aggettivo ``assoluto'' è ridondante e serve solo a contrapporsi a ``relativo'' incontrato poc'anzi; in particolare, non ha niente a che vedere con il concetto di valore assoluto nel senso algebrico). Quindi ne segue che
in una addizione fra due grandezze l'ordine di grandezza della cifra meno significativa della somma è pari al maggiore degli ordini di grandezza delle cifre meno significative degli addendi.3.3
Si può verificare facilmente che quanto detto per il prodotto vale anche per il rapporto, e quanto detto per la somma vale anche per la differenza.
Nel seguito troveremo delle regole generali per propagare l'incertezza e stabilire il numero adeguato di cifre significative per qualsiasi operazione. Per ora vale la pena di soffermarci sui logaritmi, mentre il caso delle potenze può essere assimilato in prima approssimazione a quello dei prodotti.
Provando con un po' di esempi, del tipo di quelli mostrati per somme e prodotti, ci si rende conto di una regola empirica che troverà giustificazione nella regola generale ma che per ora può sembrare un po' sorprendente:
il logaritmo ha tante cifre decimali significative quante sono le cifre significative dell'argomento.Ad esempio, se la grandezza
Questo apparente paradosso non deve spaventare, in quanto nei casi normali di laboratorio il calcolo dei logaritmi compare sempre in combinazioni del tipo
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(3.1) |
Gli esponenziali si comportano in modo opposto ai logaritmi.