Come nelle altre animazioni le onde sono viste frontalmente
e il puntino blu mostra indicativamente
il vettore di Poynting
— la freccia rossa indica il
campo elettrico
(componenti tratteggiate)
— la freccia verde indica il
campo magnetico (componenti omesse)
Script (animazione 'ruspante' senza gif animata)
[(*) Mediante parametri si può cambiare il verso di rotazione,
oppure farla diventare un'onda polarizzata ellitticamente
→
polarizzazione_qualsiasi.R
]
(*) La Figura 11.5 può trarre in inganno
in quanto sembra che a destra della fenditura
l'onda sia contenuta fra le due freccie rosse
inclinate, mentre invece si estendono
in tutto lo spazio, come nelle Fig. 11.6 e 11.7
(vedi anche simulazione in questo video).
Notare l'avvolgimento di rame intorno al tubo di plastica e a cosa succede nei tre casi:
avvolgimento aperto (come in questo scrennshot);
avvolgimento chiuso;
avvolgimento chiuso su un led;
avvolgimento chiuso su un 'reostato', ovvero su una
resistenza variabile mediante, ad es., rotellina
(caso non considerato nel video):
→ cosa succede al variare della resistenza?
Campo elettrico (oscillazione rispetto al suo massimo)
Campo magnetico (oscillazione rispetto al suo massimo)
Puntino blu: vettore di Poynting
(sempre uscente dal piano del monitor)
[ovviamente i 25 punti vogliono essere rappresentativi di quello che succede in tutti i punti del piano]
Altra rappresentazione, mediante linee di campo
Linee di campo elettrico
Linee di campo magnetico
Densità di energia (modulo del vettore di Poynting)
data dalla luminosità del fondo.
q in funzione di p (entrambe in unità di f)
M in funzione di p in unità di f
(Le linee tratteggiate orizzontali indicano in entrambi i casi i valori +1 e -1)
Importante concentrarsi sui valori limite sia di q che di M
p → ∞
p → 0
p → f (da sinistra)
p → f (da destra)
Script R: lente_convergente.R
Script R: sfasamento.R(*)
(contenente istruzioni per usare il generatore di
suoni per sentire l'effetto
→ vai
qui per far partire i generatori di suono )
Altra versione dello script nella quale non si sommano
semplicemente le due sinusoidi al momento di plottarne
il valore, ma viene usata una funzione per la somma,
anche se limitata al caso di ampiezze uguali:
→ sfasamento_1.R
Immagine presa da qui
(con tanti interessanti dettagli quantitativi sull'arcobaleno,
che vanno ben al di là di quelli a cui possiamo interessarci nel nostro corso)
Da notare come, oltre ai fenomeni di rifrazione su cui si basa
il modello elementare di lente, ci siano riflessioni e rifrazioni di raggi riflessi.
(Se gli obiettivi per fare buone foto non sono tanto economici un motivo ci sarà...)
Nota: Anche nel caso delle lenti, oltre al raggio parallelo e
quello (o suo prolungamento) passante per il fuoco, c'è un terzo
raggio 'notevole', in questo caso quello passante per il centro
(in rosso nella figura e chiamato dagli autori della stessa 'raggio M').
Ma è bene abituarsi ad usare preferibilmente i primi due,
che sono di validità più generale e per l'analogia fra specchi e lenti.
Uso stradale di specchi convessi
 
Per una curiosa applicazione degli specchi convessi, in voga
secoli fa per osservare (specchiati) i paesaggi,
si cerchi 'specchio claude', anche chiamato
specchio nero
(vedi ad esempio qui
o qui),
Mano con sfera riflettente (Escher)
Si raccomanda di prendere esperienze con immagini reali (ad es. di lampadine)
facendo uso di 'specchi concavo' casalinghi, come cucchiai,
mestoli e tazze.
→ si dovrebbe vedere l'oggetto riflesso fluttuante
nell'aria, fuori dallo specchio.
Accendino solare
Nota: la forma non è sferica, bensì parabolica → antenne paraboliche.
(Ma, francamente, l'effetto prospettico
di 'ingigantire' la statua purtroppo è rovinato
dalle aiuole, le quali ridefiniscono le dimensioni
e quindi riportano le dimensioni della statua
a quelle reali -- dubito che Borromini avrebbe approvato)
Errore di prospettiva (illusione di Ponzo):
L'animazione mostra le oscillazioni nello spazio e nel tempo
di campo elettrico (in rosso) e campo magnetico (in blu),
che oscillano trasversalmente alla direzione di propagazione
dell'onda (campo elettrico e campo magnetico sono vettori)
Ma, in genere, le onde possono essere ben più complicate
I puntini rossi aiutano a visualizzare l'oscillazione
sinusoidale nel tempo della grandezza fisica(*)
per una posizione prefissata
lungo la linea di propagazione dell'onda.
Ogni singolo 'fotogramma' dell'animazione mostra invece l'oscillazione
sinusoidale nello spazio della grandezza fisica(*)
per un tempo prefissato (è chiaro il concetto di lunghezza d'onda, misura della periodicità spaziale).
Ecco alcuni esempi, ottenuti estraendo i fotogrammi dalla gif animata:
(La gif animata è costituita da 150 fotogrammi)
(*)Nota: la grandezza fisica funzione di spazio
e tempo del tipo f(x,t) = A cos(ωt - βx), come visto a lezione,
non è in generale la posizione di un punto materiale.
Nel caso di onde elettromagnetico sono i valori di campo elettrico
e magnetico, come mostrato nell'animazione sopra.
Onda logitudinale di compressione
(Notare le oscillazioni dei puntini rossi!)
Come è scritto sul sito "As you can see, it is the disturbance which travels,
not the individual particles", ma la cosa non sembra ben compresa
(ad esempio questo sito fa uso della stessa animazione,
scrivendo però nella didascalia
"moto delle particelle d'aria di un'onde longitudinali",
che è come minimo ambiguo...).
la tensione del generatore, rispettivamente 1 V o 0:
— quando vale 1 V, il condensatore
'tende' verso di essa, ma con oscillazioni, durante le quali
VC supera anche tale valore a causa dell'inerzia
introdotta dall'induttore;
— quando vale 0, il condensatore
'tende' a scaricarsi completamente, ma con oscillazioni, durante le quali
VC acquista anche valori negativi,
sempre a causa dell'inerzia
introdotta dall'induttore;
la tensione ai capi di R
(→ si ricordi che R è semplicemente proporzionale
alla corrente: quindi alla luce di questa interpretazione
si cerchi di motivare l'andamento di VC, soprattutto
negli istanti iniziali!);
la tensione ai capi di C;
la tensione ai capi di L;
la curva tratteggiata (nella sola scarica)
mostra come aumentano
le ampiezze di oscillazione di VC e VL
in funzione del
tempo:
→
∝ e-t/(2*L/R).
— Per frequenze al di sotto della frequenza di risonanza
domina l'impedenza del condensatore.
— Per frequenze al di sopra della frequenza di risonanza
domina l'impedenza del'induttanza.
— In risonanza rimane solo il contributo resistivo.
— L'intervallo di frequenze limitato da Im(Z) = +- Re(Z)
definisce la larghezza di banda
— → si noti la non linearità
della scala di ν/ν0.
Cercare di visualizzare il momento di dipolo magnetico
(direzione e verso) prodotto
dal solenoide percorso da corrente, a seconda del verso della corrente.
Momento torcente dovuto all'interazione del dipolo magnetico
con il campo magnetico permanente (N-S) a seconda del verso della corrente;
Posizione di equilibrio con la momento dovuto alla molla a spirale.
→ Cosa hanno in comune i fenomeni che producono elettricità
mostrati nelle tre figure?
[E si pensi che ovunque si vedono, nelle figure, magneti permanenti,
si possono immaginare, al loro posto,
opportune correnti elettriche che producono il campo magnetico
→ quello che conta è il campo magnetico e non chi lo produce!]
La curva blu
mostra la tensione ai capi di R normalizzata
al suo valore massimo.
(Si ricorda che nel caso ohmico
la corrente è proporzionale alla tensione
ai capi di R.)
La curva rossa mostra la
potenza istantanea
normalizzata al suo valore massimo.
La linea rossa tratteggiata
mostra la potenza media.
Da notare (focalizzandosi ad esempio nel basso della spira,
dove le correnti sono entranti):
— nel punto mediano fra due spire successive i due contributi
(verticali)
sono uguali e opposti:
— → quando le spire si infittiscono
(passo che tende a zero)
il campo verticale si annulla completamente.
l'integral path dovrebbe essere limitato
alla regione centrale, dove
le linee di campo magnetico all'interno del solenoide
sono praticamente parallele;
il campo all'esterno è praticamente nullo;
la base del percorso rettangolare non deve necessariamente
coincidere con l'asse del solenoide
(questo è importante per capire che l'intensità del campo
non dipende dalla distanza dall'asse).
(*) Se campo elettrico e campo magnetico sono
ortogonali e opportunamente orientati, esiste una particolare
velocità (20.00 m/s nell'animazione)
per cui forza elettrica
e forza elettrica sono uguali e contrarie:
le particelle cariche (esempio ioni) aventi esattamente
quella velocità non sono deviate.
Note sulla formula della massa (vari refusi):
B → B' (B è quello del selettore di velocità, diverso da B');
R → r;
Quella che sembra una ν è v (velocità).
Inoltre
i puntini blu rappresentano il campo magnetico uscente;
le frecce rosse nel selettore di velocità indicano il campo elettrico;
il verso di deflessione della figura è per ioni positivi.
Conducibilità dell'acqua
Energia potenziale di un dipolo in un campo elettrico
Sull'ordinata è riportato il valore dell'energia
potenziale in unità di K = E×p.
La curva tratteggiata mostra l'approssimazione
per piccoli angoli, ovvero con cos(θ)
approssimato da 1-θ2/2
La curva descrive anche il caso di una ipotetica
sfera uniformemente carica negativamente.
(Se invece la carica è positiva, la curva va ribaltata rispetto all'asse delle ascisse.)
Dettagli su complementi_condensatori.pdf
→ Si cerchi di dare una giustificazioni alle tre correnti
(inclusi i segni) durante
la carica e la scarica del condensatore.
→ Si cerchi di capire, dall'andamento di I1
e I2, l'andamento (con il segno) delle tensioni
ai capi di R1 e R2.
Raggiungimento dell'equilibrio fra due condensatori posti in parallelo
tramite collegamento resistivo
Capacità: C1 = 1 nF; C2 = 2 nF.
Condizioni iniziali: Vc1 = 10 V; Vc2 = 20 V.
R = 100 Ohm.
La corrente è definita come dQ2/dt (verso positivo carica C2,
scaricando C1).
Le linee verticali tratteggiate segnano 1τ, 2τ, etc.
[Immagine da qui, ma attenti a pubblicità invasiva — attendere/skippare]
L'energia immagazzinata in un condensatore può essere
erogata in tempi brevissimi:
→ elevata potenza!
(Un flash professionale può erogare migliaia di Joule in
decimi/centesimi di secondo! — vedi ad esempio
qui, anche se un po' criptico)
VR(t) indica anche l'andamento di I(t),
essendo le due grandezze proporzionali.
Siccome è in genere 'scomodo'(*) misurare I, questa viene
inferita da VR mediante la Legge di Ohm.
[(*) Vedi Fig. 1.13 a p. 16
di forze_gravitazionali_e_elettriche.pdf]
Terza legge di Keplero applicata ai pianeti del Sistema Solare
(immagine da Wiki)
Riconoscete le curiose scale?
Quindi di che tipo di andamento si tratta?
Sapreste ricavare empiricamente
la legge che lega il semiasse maggiore
al periodo?
(Si prendano ad esempio Terra e Saturno, i cui valori sono facilmente
rileggibili dal grafico.)
Scale lineari e logaritmiche (applicate alle curve del test di ingresso)
Curve di livello e gradienti in alcuni punti (valutati/graficati in modo interattivo):
⇒ Script R: gradienti_interattivi.R
⇒ Versione che stampa i dettagli,
anche in coordinate polari:
gradienti_interattivi_dettagli.R
⇒ → Esercizio importante:
eseguire lo script e farsi una ragione di come i valori stampati
siano in relazione con le frecce mostrate.
Versione, limitata al primo quadrante, che mostra
le componenti dei gradienti in coordinate cartesiane e polari
— Blue: componenti in coordinate cartesiane
— Verde: componenti in coordinate polari
— Gradiente
Script R: dipolo_pm.R
Una volta lanciato lo script, cliccare sulla finestra grafica
per visualizzare i campi e ottenerne i valori, in Unità Arbitraria Nota: a parte il fatto che si usano unità arbitrarie,
i calcoli nello script sono esatti e non usano l'approssimazione di dipolo.
Variante che permette di calcolare/visualizzare i campi
anche in prossimità delle cariche:
dipolo_pm_all.R
(screenshot)
Script R: dipolo.R [nuova versione
stampa i valori] Nota: a parte il fatto che si usano unità arbitrarie,
i calcoli nello script sono esatti e non usano l'approssimazione di dipolo.
Figura da prendere cum grano salis perché potrebbe confondere più di quanto chiarisca
(scaricata da link che ora dà problemi)
[(*) In realtà il lumen non indica la quantità di luce ('amount of light'),
coe si legge nella figura,
bensì il flusso luminoso
('amount of light per unit of time'); la 'quantità di luce' è data invece
dai lumen×secondo ('lm×s'),
talvolta chiamato talbot
(per chi fosse interessato ad approfondire e riesce a decifrare il tedesco, la voce tedesca
Lumensekunde
sembra più accurata)]
Per una tabella di riferimento dei lux richiesti in diversi ambientivedi ad esempio qui o qui (NORMA UNI-EN 12464),
dalle quali si evince, dalle misure effettuate
con i luxmetri delle app,
come l'Aula Pasquini sia scarsamente illuminata (non solo quando ci hanno girato il film!).
L'illuminamento dovuto alla Luna piena
è dell'ordine di grandezzadel lux, in realtà
inferiore a mezzo lux
(vedi sul
link italiano
anche ulteriori chiarimenti sulla differenza fra lux e lumen).
[ Ma può essere più utile memorizzare i reciproci degli angoli espressi in radianti! ]
[ E, comunque, le dimensioni angolari variano da persona a persona ]
[Curve di energia potenziale a seconda dei segni delle cariche]
→ Si ricordi che la forza è,
detto alla buona,
"meno la derivata dell'energia potenziale".
Energia potenziale gravitazionale per una massa di 1 kg
(Distanza dal centro della Terra in unità del raggio terrestre)
Campo gravitazione (e accelerazione di caduta libera)
in funzione della distanza dal centro della Terra
(la linea verde indica la distanza dal centro della Terra di satelliti geostazionari)
Nota: sull'ascissa viene riportata l'accelerazione di caduta libera,
la quale vale -9.8 m/s2 per R=RT.
Tale variabile può essere anche reinterpretata come
campo gravitazionale (in unità naturali N/kg, formalmente equivalenti a m/s2);
Forza agente su una massa di 1 kg a quella distanza (in tal caso espressa
in N).
Moto circolare uniforme e oscillazione delle coordinate del punto
rotante
Rivedere l'animazione come il moto sincrono di
oggetto in ipotetica orbita radente (puntino nero)
oggetti oscillanti dentro due (altrettanto ipotetici)
pozzi per il centro della Terra
(blu e rosso)
Attrazione fra un punto materiale di massa m e una sfera omogenea di massa M
(da Wiki)
La massa m è attratta da tutti i punti materiali
all'interno della sfera di raggio R (e viceversa):
→ ne segue che la forza totale è la stessa che si avrebbe
fra due punti materiali di massa M e m posti a distanza r.
[Dettagli del calcolo fuori programma. Chi è interessato veda (anche)
l'integrale di Newton nella
Lezione 6.]
Il cosiddetto 'cannone di Newton' è un esperimento concettuale
per far capire che le mele che cascano e la luna che gira
derivano dalle stessi leggi della Fisica.