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Per quanto riguarda il calcolo della deviazione standard, la sua definizione
potrebbe far supporre che bisognerebbe
trovare prima la media, poi calcolare
gli
scarti
, farne il quadrato, e così via. Questa operazione
è chiaramente lunga e macchinosa e, anche se effettuata con un
calcolatore, richiederebbe di archiviare in memoria tutti i valori di
per poterli utilizzare nel calcolo degli scarti.
In realtà è possibile utilizzare una procedura più snella
utilizzando la proprietà del punto 5
del paragrafo 5.5,
che ridimostriamo come esercizio:
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(5.29) |
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(5.30) |
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(5.31) |
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(5.32) |
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(5.33) |
dove
è stata indicata con
la
media dei quadrati.
Quindi si è trovato che
``la varianza è pari alla media dei quadrati meno il quadrato della
media''. Ricordandosi che il peso statistico dell'
-mo
evento è pari a
si vede come
la quantità
è pari al momento
di inerzia della distribuzione rispetto all'origine delle ascisse,
come era già stato discusso nel paragrafo 5.5
È quindi preferibile calcolare, contemporaneamente a
anche
e dalle (5.33) ottenere media
e varianza. Questa è la tecnica utilizzata anche nei programmi al calcolatore
e nelle calcolatrici tascabili con funzioni statistiche. In queste ultime
appositi tasti, generalmente contrassegnati da
e
, permettono di leggere il valore raggiunto dopo che
è stato inserito l'
-mo dato. Queste funzioni possono tornare utili
per calcolare valori parziali e totali di media e deviazione standard
di una lunga serie di misure senza dover inserire di nuovo tutti i numeri.
Infatti le sommatorie parziali possono essere annotate e sommate fra di loro
per combinare vari gruppi di dati.
Questo è particolarmente importante quando si ha una lunga serie
di valori: è preferibile annotare di tanto in tanto i risultati parziali
in modo da non dover ricominciare da capo se si commette un errore.
Tabella:
Calcolo dettagliato di medie e varianze dai dati di
conteggio per 3 secondi (tabella 4.1).
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1-50 |
50 |
24 |
42 |
0.48 |
0.84 |
0.85 |
51-100 |
50 |
36 |
60 |
0.72 |
1.20 |
0.83 |
1-100 |
100 |
60 |
102 |
0.60 |
1.02 |
0.81 |
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Come esempio consideriamo i dati del contatore per 3 secondi
e valutiamo media e deviazione standard della distribuzione e delle
due distribuzioni formate dividendo i dati in due campioni.
I risultati sono in tabella 5.2.
Per l'intero campione svolgiamo in dettaglio i conti
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Giulio D'Agostini
2001-04-02