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Cerchiamo di valutare
e
dalla differenza di allungamento
dovuta all'aggiunta del
sesto dischetto. Prendendo i dati della
prima serie di misure, dalla (2.2) si ottiene2.2
Poiché l'allungamento della molla causato dall'aggiunta del sesto dischetto
(
g)
è stato di
mm = 0.017 m si ottiene
È da notare come il valore di 9.9 m/s
potrebbe indurre a credere
che
sia stata determinata
con un incertezza di qualche parte per cento. In realtà
ai fini dell'esatta valutazione di
è determinante il contributo di
. Infatti non ci sarebbe da meravigliarsi se esso venisse
in altre misure 0.016 o 0.018cm, o anche se deviasse un po' di più
da 0.017cm. Quindi
è determinato a circa
1 parte su 17, ovvero al 6%.
Questo si rifletterebbe su
con una incertezza
dell'ordine
di 0.6 m/s
. Pertanto l'ottimo accordo con il ``valore vero''
di 9.8 m/s
è da ritenersi soltanto un caso fortunato.
Possiamo ripetere lo stesso esercizio per le tre serie
e, considerando anche le variazioni dal sesto al settimo
e dal settimo all'ottavo dischetto,
riportare i risultati in tabella 2.6.
Tabella:
Valori della costante elastica della molla (
)
e dell'accelerazione di gravità ottenuti da un'analisi
parziale della tabella 2.5.
|
|
Prima serie |
Seconda serie |
Terza serie |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
(mm) |
(N/m) |
(m/s ) |
(N/m) |
(m/s ) |
(N/m) |
(m/s ) |
|
17 |
46.0 |
9.9 |
45.5 |
9.8 |
43.9 |
9.5 |
|
19 |
45.8 |
11.0 |
45.2 |
10.9 |
45.2 |
10.9 |
|
18 |
45.1 |
10.3 |
44.9 |
10.3 |
44.3 |
10.1 |
|
I risultati mostrano valori di
confrontabili con
il valore atteso di 9.80 m/s
. La differenza fra ciascuno
dei valori misurati e il valore ``vero'' di
ci dà un'idea
dell'errore commesso nella misura. Esso varia fra
e
m/s
. Abbiamo ottenuto variazioni
comprese fra
e
rispetto al valore vero,
ovvero errori percentuali (in valore assoluto)
dell'ordine del
-10%.
Purtroppo non è usuale nella ricerca
sapere già
il risultato della misura,
in quanto non è interessante
perdere tempo a misurare una grandezza nota con esattezza,
se non per ragioni didattiche o per
per calibrare
l'apparato sperimentale e il metodo di misura.
In genere prima della misura
il risultato di interesse è sempre ignoto o
incerto (si crede che sia più in un certo intervallo che altrove).
È quindi
importante essere in grado di
stimare l'ordine di grandezza
dell'errore (ignoto!) che può essere stato commesso
senza conoscere il
valore vero della grandezza da misurare. Questo è uno degli scopi
di questo corso e l'argomento verrà trattato ampiamente nel seguito.
Dai dati di tabella 2.5 e dai risultati ottenuti
in tabella 2.6 sorgono spontanee alcune domande
- I risultati sono stati ottenuti dall'ipotesi di linearità dell'allungamento
dalla massa applicata e dalla formula 2.2.
La relativa stabilità dei valori ottenuti e l'accordo qualitativo
con il valore vero di
indicano che tali ipotesi
sono ragionevoli. È possibile stabilire dei criteri per verificare
tali ipotesi? È possibile analizzare soltanto
i dati che meglio soddisfano tali ipotesi al fine di diminuire
gli errori?
- Come si possono combinare insieme tutte le informazioni di una
serie di misure per ottenere un valore di
e di
?
Si sarebbe tentati di mediare in qualche modo
i valori
di
ottenuti. Bisogna però prestare attenzione al fatto
che,
con il metodo utilizzato sopra, ogni misura di allungamento
influenza due valori di
. Per esempio, se al posto di
mm per
si fosse misurato
mm
(non improbabile) i due valori di
corrispondenti
della tabella 2.6 sarebbero diventati
rispettivamente
e
m/s
.
Come al solito, prima di poter dare una risposta a tale domande
occorrerà aver acquisito delle conoscenze teoriche di probabilità
e di statistica.
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Giulio D'Agostini
2001-04-02