interazione di neutrino

Ptolemy

L’obiettivo finale di Ptolemy è la rivelazione del fondo cosmologico di neutrini. Meno di un secondo dopo il Big Bang quasi il 50% della densità di energia totale dell’Universo era costituita dall’energia cinetica dei neutrini. A quell’epoca i neutrini si sono disaccopiati dalla materia e hanno iniziato il loro viaggio attraverso l’Universo. Questi neutrini - relitto di un’epoca primordiale dell’Universo - arrivano oggi sulla Terra provenendo da una distanza di meno di due miliardi di anni luce.

A partire da un’idea di S.Weinberg (Phys. Rev.128 1457) - rivisitata più recentemente [Alfredo G Cocco et al., JCAP06(2007)015] - Ptolemy propone di usare atomi di trizio quali bersagli su cui assorbire i neutrini cosmologici. Da questo processo emerge un elettrone di energia cinetica fissata. Ptolemy si propone di sviluppare una tecnologia in grado di rivelare questi elettroni con una risoluzione energetica mai ottenuta in precedenza. In questa fase Ptolemy si propone di sviluppare una serie tecnologie mirate a definire il progetto e la costruzione di un “dimostratore”, quali:

Tale dimostratore sarebbe prima di tutto un rivelatore in grado di analizzare lo spettro beta del trizio con una sensibilità mai ottenuta prima nella misura della massa del neutrino elettronico.


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Responsabile

Gianluca Cavoto

Afferenti    ▽

Nome Cognome Ruolo Qualifica
Alice Apponi Associata Dottoranda
Maria Grazia Betti Associato Prof. Ordinario
Gianluca Cavoto Associato Prof. Associato
Luca Ficcadenti Dipendente Ricercatore
Carlo Mariani Associato Prof. Ordinario
Francesco Pandolfi Dipendente Ricercatore
Ilaria Rago Associata Assegnista
Alessandro Ruocco Associato Prof. Associato