esperimento sabre

SABRE

La materia oscura è un ipotetico tipo di materia che non emette luce ed è quindi difficilmente osservabile, se non indirettamente attraverso i suoi effetti gravitazionali. L’esistenza di una grande massa invisibile nell’universo infatti è stata ipotizzata a partire dagli anni ‘30 del secolo scorso per spiegare la dinamica degli ammassi di galassie e il moto delle stelle all’interno delle stesse. Le prove dell’esistenza della materia oscura sono diventate sempre più convincenti nel corso degli anni, ma la sua natura rimane misteriosa, e una misura diretta in laboratorio, ancora non è mai riuscita.

SABRE è un esperimento per la ricerca diretta di materia oscura attraverso il fenomeno della modulazione annuale. A causa della velocità relativa tra la Terra, che ruota intorno al Sole con un periodo di un anno, e la materia oscura, che permea la galassia, quest’ultima ci dovrebbe apparire come un “vento” di velocità diversa a seconda del momento dell’anno. L’esperimento SABRE potrebbe misurare questo effetto come una variazione annuale nel numero di particelle che attraversano il detector, costituito da cristalli scintillanti di ioduro di sodio - NaI(Tl). Un detector gemello nell’emisfero sud (SABRE South, in Australia) permetterà inoltre di dimostrare l’origine cosmica di questo fenomeno, escludendo effetti stagionali, che avrebbero una modulazione opposta nei due emisferi.

La materia oscura è estremamente difficile da osservare, data la scarsa probabilità di interazione con la materia. Per questo motivo SABRE, come tutti gli altri esperimenti per la ricerca diretta di materia oscura, deve proteggersi dall’interferenza di altre particelle, i raggi cosmici, operando in laboratori sotterranei. Un prototipo di SABRE, il SABRE Proof of Principle (PoP) è stato messo in funzione nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS), che si trovano nella galleria che attraversa il massiccio del Gran Sasso in Abruzzo. SABRE South invece troverà collocazione nella miniera d’oro di Stawell, in Australia, che si candida ad ospitare il primo laboratorio sotterraneo dell’emisfero sud.


Siti web:

Opportunità di Tesi:

Sono disponibili sia tesi sulla caratterizzazione del detector con attività ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso, che tesi di analisi dati e simulazioni. Per maggiori informazioni rivolgersi a Giulia D'Imperio e Claudia Tomei.


Responsabile

Giulia D'Imperio

Afferenti    ▽

Nome Cognome Ruolo Qualifica
Ioan Dafinei Dipendente Primo Tecnologo
Giulia D'Imperio Dipendente Ricercatrice
Marcella Diemoz Dipendente Dirigente di Ricerca
Valerio Pettinacci Dipendente Primo Tecnologo
Shahram Rahatlou Associato Prof. Ordinario
Claudia Tomei Dipendente Prima Ricercatrice