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JLab12

L'esperimento JLab12 studia processi di diffusione di elettroni su nuclei con il fine di approfondire e migliorare la comprensione della dinamica e della struttura del nucleo e dei suoi costituenti, anche attraverso misure connesse all’interazione debole e relativa verifica del Modello Standard, e di comprendere la struttura e le proprietà di corpi celesti quali le stelle di neutroni. Negli ultimi anni ha esteso il suo campo di indagine alla ricerca di materia oscura.

Si avvale dell'acceleratore di elettroni CEBAF (Continuous Electron Beam Accelerator Facility) e delle relative sale sperimentali, situati presso il Thomas Jefferson Laboratory (JLab) in Virginia (USA). L'acceleratore lineare ricircolante del CEBAF fornisce un fascio fino a 12 GeV, polarizzato, molto stabile e, combinato a bersagli fissi, una delle più alte luminosità attualmente disponibili, permettendo di studiare processi di diffusione con bassissime sezioni d'urto.

Il gruppo di Roma è direttamente coinvolto in un programma di ricerca sperimentale che comprende: lo studio degli ipernuclei [1], ovvero della poco nota interazione iperione-nucleone, e dei processi di violazione di parità [2], entrambi con rilevanti implicazioni astrofisiche; le misure di precisione di reazione elastiche e profondamente anelastiche per indagare, tra l'altro, l'origine dello spin e della massa del nucleone (protone e neutrone) [3].

Per queste ricerche il gruppo ha contribuito allo sviluppo e realizzazione della strumentazione sperimentale, tra cui, di recente: due rivelatori Ring Imaging Cherenkov per l'identificazione degli adroni, un tracciatore di particelle cariche basato su piani di microstrip al silicio e camere in tecnologia Gaseous Electron Multiplier (GEM), setti magnetici per permettere la rivelazione di particelle diffuse a piccolo angolo. Nell'ambito dell'attuale ricerca di materia oscura (programma BDX), membri del gruppo di Roma sono responsabili dello sviluppo di una scheda elettronica di digitizzazazione, in modalità di readout continuo, senza trigger, un paradigma di acquisizione che si sta imponendo nei nuovi esperimenti di fisica (sub)nucleare.


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Responsabile

Evaristo Cisbani

Afferenti    ▽

Nome Cognome Ruolo Qualifica
Fabrizio Ameli Dipendente Primo Tecnologo
Evaristo Cisbani Associato Dirigente di Ricerca ISS
Franco Garibaldi Associato Professore Emerito
Franco Meddi Associato Senior
Guido Maria Urciuoli Associato Senior